Never say never: non c’è limite alla confusione
La possibilità di mantenere il nome di un brand e cambiare la composizione di un farmaco facilita la comparsa di reazioni avverse e non aiuta il cittadino
La scelta di cambiare la composizione dei farmaci lasciando il vecchio nome commerciale è una cattiva abitudine, purtroppo in voga non solo in Italia. Che le aziende farmaceutiche tengano al vecchio nome, che consente di continuare la promozione evitando la difficoltà del cambio di nome è comprensibile, ma non accettabile. Meno lo è l’atteggiamento delle agenzie regolatorie che si piegano a queste esigenze a scapito della chiarezza dell’informazione, sia verso i medici sia verso i consumatori.
Un esempio eclatante è stato il mantenimento del nome Lasonil® (marzo 2003) per il prodotto modificato che, invece di un eparinoide, contiene il ketoprofene (FOCUS novembre 2003). L’aggiunta della sigla C.M. (composizione modificata) è stata tolta qualche anno dopo. Nel periodo del cambio di composizione ci sono stati numerosi pazienti, allergici al ketoprofene (e che sapevano di poter utilizzare il vecchio Lasonil® che non lo conteneva) arrivati in Pronto soccorso con reazioni allergiche anche importanti. D’altra parte né i medici né i consumatori erano stati avvisati del cambio di composizione. Come se non bastasse ad aumentare la confusione generale ora il Lasonil® non è più OTC, ma soggetto a ricetta, perché è stato associato a gravi reazioni da fotosensibilizzazione.
Un altro esempio è quello dell’Alka- Seltzer®, classe 1931, che era composta da acido acetilsalicilico più bicarbonato più acido citrico e pubblicizzata per il trattamento del “mal di testa accompagnato da pesantezza di stomaco”, indicazione che è stata tolta per gli effetti gastrici dell’acido acetilsalicilico. Nel 2010 è stato ritirato dal commercio, per poi tornare con una nuova identità (e stessi principi attivi), Alkaeffer®, mentre il nome Alka-Seltzer Antiacido® ha rimpiazzato il nome della specialità medicinale Rennie® (antiacido orosolubile a base di sali di carbonato).
Un altro cambio di composizione è stato necessario nel caso dei lassativi a base di fenolftaleina, vietata a causa di gravi reazioni avverse, che ora contengono bisacodile o sodio picosolfato (Verecolene C.M.®, Confetto Falqui C.M.®, Euchessina C.M.®).
Anche Zerinol® è stato per lungo tempo Zerinol C.M.®, in quanto la norefedrina, con effetti anoressizzanti e cardiovascolari, è stata sostituita dalla clorfenamina. Così Reparil C.M.®, Edeven C.M.® ed Essaven gel C.M.® non contengono più eparina, mantenendo escina, dietilamina salicilato o fosfatidilcolina, ma senza modificare l’obiettivo terapeutico.
Stesso nome, diverso cognome
Un altro esempio è dato dalla serie di specialità Maalox®, Maalox TC® e Maalox Plus®, che differiscono nella quantità degli antiacidi inclusi e nella presenza di simeticone. Ma l’ultimo arrivato è il Maalox Reflusso®, un inibitore di pompa (pantoprazolo), e ciò comporta da parte del farmacista la delucidazione sullemodalità d’uso, di interruzione della terapia e sulle interazioni.
E poi c’è il caso del produttore di Buscopan ®, noto antispastico, che ha lanciato sulmercato degli OTC il Buscopan Antiacido ®, a base di sola ranitidina. E in questo caso siamo passati addirittura da uno spasmolitico a un antiulcera.
La domanda viene spontanea: bisogna sopportare in silenzio questo atteggiamento di confusione e di disinformazione? Un esempio virtuoso ci viene dagli Stati Uniti. Nel 2010 si sono verificati 5 gravi errori terapeutici a causa di un fraintendimento sull’uso di Maalox Total Relief®, antidiarroico a base di bismuto salicilato, da parte di pazienti che invece pensavano di assumere il tradizionaleMaalox ® che ha una confezione praticamente identica. Per questo motivo l’FDA ha pubblicato una postmarket drug safety communication, imponendo al produttore l’esclusione di Maalox® dal nome della specialità a base di bismuto salicilato. Questo atteggiamento,molto corretto, può essere un suggerimento per le agenzie regolatorie europee.
Anna Coggiola Pittoni, Lara Magro
Servizio di Farmacologia, AOUI - Verona