Uno studio internazionale di coorte coordinato dai ricercatori della Harvard School of Public Health di Boston segnala che l’uso di antidepressivi in coincidenza del parto aumenta il rischio di emorragia immediatamente successiva a esso.
Uno studio internazionale di coorte coordinato dai ricercatori della Harvard School of Public Health di Boston segnala che l’uso di antidepressivi in coincidenza del parto aumenta il rischio di emorragia immediatamente successiva a esso.
Una revisione sistematica olandese indica che i nuovi anticoagulanti orali (inibitori diretti della trombina e del fattore Xa) sono efficaci ma aumentano il rischio di sanguinamento, specie gastrointestinale.
I ricercatori dell’Università Erasmus di Rotterdam hanno voluto approfondire la ben nota associazione tra iponatriemia e diuretici tiazidici, aggiungendo informazioni sulle sue caratteristiche in funzione del genere, dell’età, del peso corporeo, della funzionalità renale dei pazienti e,...
Una revisione condotta da un gruppo di lavoro internazionale e coordinata da Médecins Sans Frontières di Ginevra ha analizzato gli effetti avversi associate all’uso di nevirapina ed efavirenz per la terapia di prima linea dell’infezione da HIV.
Secondo uno studio canadese, nei pazienti anziani con BPCO il rischio di eventi avversi cardiaci è simile con l’impiego delle due classi di broncodilatatori di prima linea, gli anticolinergici a lunga durata d’azione o i beta agonisti inalatori a lunga durata d’azione.
La liberalizzazione della cannabis con finalità terapeutiche comporta il rischio di un aumento dei casi di intossicazione da ingestione in età pediatrica.
La supplementazione per via orale di componenti della cartilagine articolare, come la glucosamina e il condroitin solfato, utilizzati per il controllo del dolore nell’artrosi, si associa al rischio di un innalzamento della pressione intraoculare.
Rara ma potenzialmente fatale
Il trattamento con vemurafenib può predisporre a una dermatite radio-indotta.
Secondo una revisione sistematica condotta da ricercatori delle Università di San Diego ( California) e di Tel Aviv ( Israele), l’iniezione di triamcinolone acetonide per il trattamento di cicatrici ipertrofiche e cheloidi esita raramente in una sindrome di Cushing.
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