Ci sono malattie di cui si dice tutto e il contrario di tutto, consegnando inevitabilmente ai cittadini e ai pazienti un quadro poco chiaro che alimenta la confusione su cause, rischi, trattamenti.
Ci sono malattie di cui si dice tutto e il contrario di tutto, consegnando inevitabilmente ai cittadini e ai pazienti un quadro poco chiaro che alimenta la confusione su cause, rischi, trattamenti.
Giunge dall’Università di Los Angeles la segnalazione di un nuovo possibile pericolo legato ai componenti della sigaretta elettronica. Questa volta sono imputati gli aromi.
Una metanalisi statunitense mostra che l’associazione prolungata (oltre 6 mesi) di due farmaci antiaggreganti (uno dei quali l’acido acetilsalicilico, l’altro un inibitore del recettore P2Y12, tipicamente una tienopiridina) non modifica il rischio di morte.
Un’analisi della coorte del Nurses` Health Study ha indagato l’associazione tra impiego di contraccettivi orali e rischio di morte.
Uno studio caso-controllo condotto presso l’Università di Vancouver stabilisce una associazione fra l’uso di alcuni fluorochinoloni e l’insorgenza di uveite.
Uno studio statunitense ha verificato l’assenza di qualsiasi relazione tra vaccinazioni (in particolare i vaccini contro l’epatite B o contro il papillomavirus) e insorgenza di sclerosi multipla.
Un’indagine condotta da ricercatori statunitensi e canadesi conferma l’associazione tra impiego di agonisti dopaminergici e sindrome patologica del gioco d’azzardo, acquisto compulsivo e ipersessualità, e ne stima l’impatto.
Non è riuscita a ottenere indicazioni conclusive una revisione Cochrane condotta per stabilire quali interventi siano in grado di affrontare il problema della polifarmacia nell’anziano.
L’impiego di anticolinergici negli anziani si associa a un aumento dei ricoveri per episodi di confusione mentale e demenza.
Rimangono poco chiari i meccanismi che sono alla base dell'influenza della finasteride, usata a fini estetici per la calvizie, sulla qualità dello sperma.
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