Una revisione sistematica condotta da ricercatori britannici e statunitensi ha esplorato l’impatto sul metabolismo glicemico del trattamento con acido nicotinico.
Una revisione sistematica condotta da ricercatori britannici e statunitensi ha esplorato l’impatto sul metabolismo glicemico del trattamento con acido nicotinico.
Da un’indagine internazionale caso-controllo cui hanno partecipato centri italiani, belgi, olandesi e cechi, emerge che una diagnosi di cancro in gravidanza e persino l’esposizione in utero a farmaci chemioterapici non ha conseguenze rilevanti per il nascituro.
Nello Martini, ex direttore e fondatore dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), rinviato a giudizio dopo un’inchiesta del pubblico ministero di Torino Guariniello che lo vedeva imputato del reato di «disastro colposo» a causa del ritardato aggiornamento di 20 foglietti illustrativi su...
Uno studio retrospettivo di coorte condotto presso l’Unità di oculistica del Children's Hospital di Filadelfia esclude un nesso causale tra vaccini e insorgenza di emorragia retinica.
Uno studio a lungo termine condotto presso l’Università della Pennsylvania ha rivisto le stime del rischio di 10 forme tumorali associate all’impiego di pioglitazone ed è giunto a conclusioni differenti rispetto a precedenti indagini analoghe.
Un ampio studio retrospettivo statunitense esclude che le procedure di preparazione del bevacizumab per uso oculare da parte delle farmacie ospedaliere aumentino il rischio di infezioni oculari e in particolare di endoftalmite.
L’esposizione agli antiepilettici in gravidanza si associa a una maggiore incidenza di morte intrauterina se vengono usati più farmaci antiepilettici insieme.
Uno studio retrospettivo di coorte coordinato dai ricercatori del Jewish General Hospital di Montreal ha individuato un aumento del rischio tromboembolico nei pazienti con cancro della prostata sottoposti a blocco androgenico.
I risultati di un’indagine britannica indicano che l’assunzione di metadone in gravidanza comporta un significativo aumento del rischio di morte improvvisa del neonato.
Facendo seguito al continuo aumento di casi di dermatite da contatto causata da metilisotiazolinone, un conservante presente in diverse creme cosmetiche, i dermatologi dell’Università di Copenaghen hanno verificato le caratteristiche e l’andamento temporale di questa condizione.
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