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Lunedì, Agosto 8, 2022

Uso improprio di benzodiazepine e farmaci Z: un problema da non sottovalutare

Negli ultimi anni in Italia, come in molti altri Paesi ad alto reddito, si è assistito a un crescente utilizzo di farmaci sedativo-ipnotici e ansiolitici, soprattutto di tipo benzodiazepinico, che ha stimolato un forte dibattito in merito a un uso più razionale. Lo stesso Rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMed) del 2020 ha messo in luce come le benzodiazepine, così come gli ipnotici non benzodiazepinici (o farmaci Z), siano tra i farmaci di classe C, cioè integralmente a carico del cittadino, maggiormente acquistati dalla popolazione italiana rappresentando il 18,7% della spesa farmaceutica con un incremento di circa il 9,5% rispetto all’anno precedente. L’uso improprio di questi farmaci è ancora un problema sanitario rilevante, responsabile di reazioni avverse gravi tali da richiedere l’accesso al Pronto soccorso e l’ospedalizzazione dei pazienti.
A confermarlo è anche uno studio retrospettivo che ha esaminato gli eventi avversi correlati a benzodiazepine, farmaci Z e/o oppioidi che hanno portato a visite al Pronto soccorso sul territorio nazionale tra il 2007 e il 2018. L’analisi ha incluso complessivamente 5.970 segnalazioni di eventi avversi riguardanti benzodiazepine/farmaci Z (n=3.106), oppioidi (n=2.767) o loro combinazioni (n=97) raccolte durante il periodo di studio da più di 90 strutture di Pronto soccorso.
Circa un quarto (23%) delle reazioni avverse a benzodiazepine/farmaci Z, da soli o in combinazione con oppioidi, era dovuta ad abuso o uso improprio di questi farmaci, contro il 2% osservato nei pazienti che assumevano solo oppioidi (p< 0,0001). Anche il sovradosaggio e gli errori terapeutici sono stati riportati più frequentemente tra coloro che assumevano benzodiazepine/farmaci Z rispetto agli oppioidi, sebbene la loro frequenza fosse complessivamente bassa (rispettivamente 2,4% e 1,3% per benzodiazepine/farmaci Z contro ≤ 1% per gli oppioidi). Più della metà degli eventi avversi correlati a benzodiazepine/farmaci Z da soli o in combinazione con oppioidi ha richiesto il ricovero (rispettivamente 52,1% e 51,6%) nonostante la complessità clinica significativamente inferiore di questi pazienti rispetto a quelli in terapia con soli oppioidi in cui la percentuale di ricoveri era del 24%. Il rischio di ospedalizzazione era significativamente superiore per flurazepam (Reporting Odds Ratio - ROR aggiustato 1,62, limiti di confidenza al 95% da 1,18 a 2,22), prazepam (ROR aggiustato 2,66, limiti di confidenza al 95% da 1,05 a 6,70) e lorazepam (ROR aggiustato 1,26, limiti di confidenza al 95% da 1,07 a 1,49) rispetto alle altre sostanze attive appartenenti alle classi delle benzodiazepine o dei farmaci Z. Rispetto ai pazienti che assumevano oppioidi, quelli con eventi avversi correlati a benzodiazepine e a farmaci Z erano spesso più giovani (64 rispetto a 51 anni) e presentavano più frequentemente due o più farmaci sospetti (3% rispetto a 13%).
Sebbene benzodiazepine e farmaci Z siano caratterizzati da un buon profilo rischio-beneficio, possono comunque causare effetti indesiderati che, associati al rischio di dipendenza, devono essere monitorati e riconosciuti nel paziente. Aumentare la consapevolezza delle potenziali conseguenze sulla salute pubblica dell’uso improprio di questi farmaci può, oltre a migliorare la qualità di vita dei pazienti, contribuire a ridurre sostanzialmente il numero e i costi delle visite e dei ricoveri ospedalieri associati.

Mattioli I, Bettiol A, et al. Hospitalisations related to benzodiazepine, Z-drug, and opioid treatment in Italy: a claim on the risks associated with inappropriate use. Eur J Clin Pharmacol 2022;DOI:10.1007/s00228-022-03354-7.

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