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Mercoledì, Gennaio 8, 2025

Uso del litio in gravidanza: è ampio il divario tra Paesi

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L’uso del litio nelle donne in gravidanza varia in modo significativo da Paese a Paese, con cambiamenti rilevanti osservati da poco più di vent’anni a questa parte.
È quanto emerge da uno studio di coorte multinazionale che ha esaminato l’uso del farmaco durante la gravidanza, così come ne tre mesi precedenti e successivi, in 14, tra Nazioni e Regioni, nel periodo tra il 2000 e il 2021. I Paesi coinvolti nello studio sono stati: Australia, Danimarca, Finlandia, Germania, Islanda, Israele, Nuova Zelanda, Norvegia, Corea del Sud, Svezia, Taiwan, Regno Unito, Stati Uniti più la regione di Hong Kong, per un totale di 21.659.454 gravidanze incluse, 8.314 delle quali esposte a litio.
La prevalenza del consumo di litio variava notevolmente, da 0,07 per 1.000 gravidanze a Hong Kong fino a 1,56 per 1.000 gravidanze nella popolazione assicurata pubblica degli Stati Uniti.
Nel ventennio esaminato, l’uso del litio nelle donne in gravidanza è aumentato in 10 popolazioni (Regno Unito, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia, Islanda, Israele, Corea del Sud, Taiwan e Australia), rimasto stabile in tre (Germania, Hong Kong, Stati Uniti) e diminuito in una (Nuova Zelanda). I Paesi nordici sono quelli che hanno visto gli aumenti maggiori nell’uso del farmaco, con un tasso di prevalenza che variava tra 1,97 (limiti di confidenza al 95% da 1,03 a 3,78) e 5,98 per 1.000 gravidanze (limiti di confidenza al 95% da 2,42 a 14,78).
In tutte le popolazioni studiate è stata osservata una riduzione dell’uso del litio durante gravidanza, con un ritorno ai livelli pregravidici nel periodo post partum, suggerendo che molte donne sospendano il trattamento proprio durante la gravidanza per riprenderlo solo dopo il parto. Questa tendenza è stata particolarmente evidente in Corea del Sud, dove la percentuale di gravidanze con uso di litio nel secondo trimestre è stata del 2%, meno pronunciata in Danimarca dove la percentuale si è attestata all’80%.
Questi risultati sottolineano l’importanza di sviluppare e adottare linee guida armonizzate a livello internazionale che possano garantire un uso più sicuro del litio in gravidanza. Il litio è il trattamento di prima linea per la prevenzione delle ricadute del disturbo bipolare e può essere utilizzato anche nella cura di altre condizioni psichiatriche per cui la continuazione o l’inizio della terapia in gravidanza può essere giustificata. Tuttavia, è essenziale che i benefici della terapia siano attentamente valutati e soppesati rispetto ai potenziali effetti avversi sia sulla madre sia sul bambino.

Wittström F, Cesta C, et al. Lithium use during pregnancy in 14 countries. JAMA Netw Open 2024;DOI:10.1001/jamanetworkopen.2024.51117.

80.211.154.110