Triptani ed eventi cerebro e cardiovascolari
I triptani sono farmaci agonisti selettivi dei recettori serotoninergici 1b/d utilizzati in terapia come antiemicranici. A causa della loro capacità di provocare vasocostrizione questi farmaci possono causare, sebbene raramente, gravi reazioni avverse di natura ischemica (per esempio infarto del miocardio e sindrome coronarica acuta) e, pertanto, il loro utilizzo viene controindicato in pazienti con anamnesi di malattie cardiovascolari o particolari fattori di rischio per tali condizioni.
Uno studio1 recentemente pubblicato ha analizzato gli eventi avversi cardiaci e vascolari associati all’assunzione di un qualsiasi triptano segnalati fra il 2004 e il 2010 all’FDA Adverse Event Reporting System. I risultati dello studio hanno messo in evidenza diversi eventi avversi gravi che, a causa della loro rarità, sarebbero stati difficilmente osservabili attraverso fonti di dati diverse dalla segnalazione spontanea. Fra questi eventi ce n’erano alcuni inattesi o per cui la relazione causale non è stata ancora stabilita con certezza: eventi ischemici cerebrovascolari (compreso l’infarto cerebrale), aneurismi e dissezioni arteriose (per esempio la dissezione dell’arteria carotide) ed eventi vascolari correlati alla gravidanza (ipertensione gestazionale e infarto della placenta). Anche l’AIFA, con una Nota informativa importante dell’aprile scorso,2 ha messo al corrente i medici di una serie di casi di eventi avversi cerebro e cardiovascolari avvenuti successivamente all’utilizzo di eletriptan, in alcuni dei quali il farmaco era controindicato. Sebbene non sia possibile stabilire con certezza l’effettiva relazione causale tra farmaco ed evento avverso attraverso i singoli casi segnalati, sulla base dell’attività vasocostrittiva dei triptani non è possibile escludere che essi abbiano avuto un ruolo determinante nell’insorgenza degli eventi cerebro e cardiovascolari sopra menzionati. Pertanto, prima di prescrivere un triptano i medici dovrebbero valutare con attenzione i rischi e i benefici, evitando la somministrazione in caso di controindicazione (per esempio patologie cardiovascolari). Si consiglia, inoltre, di monitorare il trattamento in modo da poterlo interrompere ai primi sintomi di eventi avversi cardiovascolari.
- Cephalalgia 2013;DOI:10.1177/0333102413499649. CDI
- AIFA - Nota informativa importante su Relpax 05/04/2013.