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Giovedì, Maggio 18, 2023

Seconde neoplasie e calcioantagonisti

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Nei pazienti con cancro del colon-retto, la terapia con calcioantagonisti per l’ipertensione arteriosa, spesso presente in questi malati data l’età, aumenterebbe il rischio di sviluppare una seconda neoplasia primaria, specialmente alla vescica.
Lo suggerisce uno studio di retrospettivo coorte, condotto in Repubblica Ceca su 1.401 pazienti con carcinoma del colon-retto, diagnosticato tra il 2003 e il 2016 e seguiti fino a dicembre 2020, che ha valutato l’associazione tra l’esposizione ai calcioantagonisti e l’incidenza di una seconda neoplasia primaria.
In totale 301 pazienti hanno sviluppato una seconda neoplasia nel corso del follow up, con un’incidenza significativamente maggiore nei trattati con calcioantagonisti (27,8%) rispetto ai non utilizzatori (19,9%, p=0,017). L’esposizione a questi farmaci si associava in particolare a un’aumentata incidenza di cancro alla vescica, specie nelle donne.
Questi risultati fanno luce su un tema oggetto di dibattito ormai dagli anni ottanta, quando diversi autori hanno sollevato preoccupazioni circa il potenziale cancerogeno dei farmaci calcioantagonisti, ipotizzando un’influenza di questi farmaci sulle vie calcio-mediate coinvolte nell’apoptosi e nella cancerogenesi.
Nella pratica clinica, poiché i calcioantagonisti sono farmaci ampiamente prescritti per il trattamento dell’ipertensione arteriosa, nei pazienti con cancro del colon-retto che li utilizzano si raccomandano controlli periodici finalizzati allo screening di seconde neoplasie primarie.

Halámková J, Bohovicová L, et al. The risk of second primary malignancies in colorectal cancer patients using calcium channel blockers. Sci Rep 2023; DOI:10.1038/s41598-023-29535-7.

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