Rari ma problematici i granulomi postvaccinali
Uno studio svedese stabilisce che dopo le vaccinazioni in età pediatrica i granulomi in sede di iniezione sono un evento non frequente, ma potenzialmente problematico. L’indagine ha coinvolto tutti i nuovi nati nella contea di Östergötland (n= 4.758) sottoposti a vaccino per difterite, tetano, pertosse, poliomielite, Haemophilus influenzae di tipo b, talvolta somministrato in associazione al vaccino anti-pneumococco. Si trattava comunque di prodotti adsorbiti su alluminio.
Un granuloma accompagnato da prurito si è verificato in 38 bambini (0,83%) nei quali è stata accertata con test epicutanei una sensibilizzazione all’alluminio. Nel corso di un follow up impostato con controlli annuali, l’85% dei casi ha sviluppato un'allergia da contatto. La durata mediana dei sintomi è stata di 22 mesi. Il rischio di granuloma era maggiore con il vaccino polivalente (>0,66%) che con quello antipneumococcico (>0,35%) e inoltre cresceva (da 0,63% a 1,18%) dalla prima alla seconda inoculazione.
I dati indicano nell’insieme che granulomi conseguenti alle vaccinazioni hanno un decorso benigno ma persistente, si associano a prurito e possono determinare fenomeni di sensibilizzazione all’alluminio utilizzato come adiuvante. E’ importante una diagnosi precoce e precisa per evitare preoccupazioni non giustificate e indagini o interventi non necessari.
Bergfors E, Hermansson G, et al. How common are long-lasting, intensely itching vaccination granulomas and contact allergy to aluminium induced by currently used pediatric vaccines? A prospective cohort study. Eur J Ped 2014;173:1297-307.
e-mail ricercatore: elisabet.bergfors@allmed.gu.se