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Lunedì, Settembre 30, 2024

Qual è l'effetto della deprescrizione dei farmaci antipertensivi sulla funzione cognitiva degli anziani?

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Nei soggetti anziani la deprescrizione dei farmaci antipertensivi sembra associarsi a una riduzione del rischio di declino cognitivo rispetto al mantenimento della terapia, specialmente tra quelli affetti da demenza.
È quanto emerge da uno studio di coorte che ha coinvolto 12.644 anziani di 65 anni o più, residenti per almeno 12 settimane in strutture di lungodegenza e condotto con l’obiettivo di indagare l’effetto del deprescribing dei farmaci antipertensivi sul declino cognitivo. Nell’ambito dello studio, i residenti selezionati sono stati suddivisi in due gruppi: il gruppo deprescribing, composto da coloro cui è stato ridotto il numero o la dose dei farmaci antipertensivi assunti e il gruppo degli utilizzatori stabili che hanno invece mantenuto la terapia prescritta.
Al termine del periodo di follow up, durato due anni, i residenti del gruppo deprescribing hanno mostrato un rischio ridotto di declino cognitivo rispetto agli utenti che hanno mantenuto inalterata la terapia antipertensiva (Odds Ratio - OR 0,88, limiti di confidenza al 95% da 0,78 a 0,99), con risultati ancora più significativi tra quelli con demenza, nei quali la riduzione del rischio è stata ancora più marcata (OR 0,84, limiti di confidenza al 95% da 0,72 a 0,98).
Questi risultati suggeriscono che ridurre gradualmente il dosaggio o il numero dei farmaci antipertensivi potrebbe avere un effetto protettivo sulle funzioni cognitive ed evidenziano la necessità di adottare approcci centrati sul paziente per favorire, laddove possibile, la deprescrizione, garantendo regimi terapeutici sicuri.

Jing B, Liu X, et al. Deprescribing of antihypertensive medications and cognitive function in nursing home residents. JAMA Intern Med 2024; DOI:10.1001/jamainternmed.2024.4851.

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