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Lunedì, Novembre 10, 2014

Poche armi contro la polifarmacia

Non è riuscita a ottenere indicazioni conclusive una revisione Cochrane condotta per stabilire quali interventi siano in grado di affrontare il problema della polifarmacia nell’anziano. Il lavoro dei ricercatori ha selezionato le pubblicazioni disponibili fino a novembre 2013 (12 in tutto, 2 delle quali aggiunte successivamente all’attività di ricerca bibliografica sistematica) e ha valutato con strumenti standardizzati l’appropriatezza prescrittiva e le conseguenze della polifarmacia in persone di almeno 65 anni di età.

Tra gli interventi messi in atto dagli operatori sanitari per verificare che i pazienti anziani ricevessero la terapia farmacologica più efficace e più sicura per la loro condizione, 11 erano rappresentati da programmi multicomponente sull’approccio prescrittivo e uno consisteva in uno strumento di supporto computerizzato alla scelta prescrittiva. I risultati evidenziano nell’insieme un qualche miglioramento nell’appropriatezza prescrittiva, peraltro senza una ricaduta favorevole sulla frequenza dei ricoveri ospedalieri e sugli eventi negativi correlati ai trattamenti.

L’utilizzo inappropriato e contemporaneo di parecchi farmaci è un problema non raro e preoccupante per i suoi effetti negativi sulla salute dei pazienti anziani. Al momento non si prospettano soluzioni in grado di migliorare l’appropriatezza prescrittiva a un punto tale da contenere gli eventi avversi clinicamente più rilevanti.

Patterson SM, Cadogan CA, et al. Interventions to improve the appropriate use of polypharmacy for older people. Cochrane Database Syst Rev 2014;10:CD008165.

80.211.154.110