Paracetamolo in gravidanza e sviluppo di ADHD
La somministrazione di paracetamolo durante la gravidanza potrebbe aumentare il rischio di insorgenza del disturbo da deficit di attenzione e iperattività(ADHD) nei bambini.
La segnalazione viene da uno studio di coorte prospettico canadese che ha incluso 394 bambini, analizzando alla nascita il loro meconio per rilevare la presenza di paracetamolo.
I bambini sono stati rivisti tra i 6 e i 7 anni di età, e di nuovo tra i 9 e gli 11 anni, per eseguire una risonanza magnetica cerebrale.
I risultati hanno messo in luce un aumento del rischio di ADHD nei bambini che avevano tracce di paracetamolo (odds ratio 2,43, limiti di confidenza al 95% da 1,41 a 4,21). Al duplicare dell’esposizione il rischio di ADHD aumentava del 10% (OR 1,10; da 1,02 a 1,19), a suggerire un meccanismo dose-dipendente.
I bambini nel cui meconio era stato rilevato paracetamolo avevano anche un’alterazione della connettività corticale frontoparietale-sensorimotoria, associata in modo indiretto a un aumento dell’iperattività dei bambini.
I risultati dello studio rilevano una correlazione tra esposizione prenatale al paracetamolo e insorgenza di ADHD, suggerendo di eridurre o evitare, quando possibile, l’utilizzo di paracetamolo durante la gravidanza, preferendo altre strategie di gestione del dolore.
In base a questi dati e a quelli di altri ampi studi di coorte, i ricercatori sottolineano la necessità di rivalutare la sicurezza dell’uso del paracetamolo durante la gravidanza.
Baker B H, Lugo-Candelas C et al. Association of prenatal acetaminophen exposure measured in meconium with risk of attention-deficit/hyperactivity disorder mediated by frontoparietal network brain connectivity. JAMA Pediatr 2020. DOI: 10.1001/jamapediatrics.2020.3080