Miocardite da inibitori dei checkpoint immunitari
La miocardite correlata alla terapia con inibitori dei checkpoint immunitari (ICI) è un evento avverso possibile e a volte fatale.
Alcuni ricercatori hanno quindi analizzato i dati dell’Adverse Event Reporting System della Food and Drug Administration (FAERS) e di EudraVigilance per valutare le caratteristiche associate a questa evenienza al di fuori degli studi clinici, nella vita reale.
Sulla base dell’analisi dei 7.613 eventi avversi associati a un ICI riportati a EudraVigilance e dei 5.786 rilevati dal database FAERS, è emerso che il nivolumab è il farmaco più frequentemente associato alla miocardite. Inoltre, tra gli eventi avversi risultati fatali, la miocardite ha rivelato il più alto tasso di letalità.
Per quanto riguarda le caratteristiche dei pazienti colpiti da miocardite, gli uomini più anziani (sopra i 64 anni d’età) sembrano essere i più inclini a sviluppare questo evento avverso.
I risultati dell’analisi, in linea con i dati emersi da precedenti studi clinici, invitano a prestare attenzione all’eventuale insorgenza di miocardite nei pazienti trattati con ICI e consigliano di adottare misure preventive quando si utilizza questa classe di farmaci.
Rulan Ma, Quanziang Wang et al. Immune checkpoint inhibitors-related myocarditis in patients with cancer: an analysis of international spontaneous reporting systems. BMC Cancer 2021;21(1):38.