Le ricadute sul cuore degli antiestrogeni
Una revisione sistematica ha esaminato gli effetti cardiovascolari della terapia ormonale adiuvante in donne con una storia di tumore della mammella non metastatico.
Sono stati identificati 26 studi (15 randomizzati e controllati, 11 osservazionali) nei quali erano riportati uno o più di 7 esiti cardiovascolari in donne trattate con tamoxifene o con inibitori dell’aromatasi: tromboembolismo (15 studi), infarto del miocardio (14 studi), ictus (12 studi), angina (4 studi), scompenso cardiaco (4 studi), aritmia (1 studio), vasculopatia periferica (1 studio).
Come atteso, il tamoxifene si associa a un aumento del rischio tromboembolico sia rispetto alle donne non trattate sia rispetto a quelle trattate con un inibitore dell’aromatasi.
Al contrario infarto del miocardio e angina sarebbero più frequenti con gli inibitori dell’aromatasi rispetto al tamoxifene.
Per gli altri esiti le prove non sono sufficientemente solide a causa della scarsità dei dati disponibili.
I risultati di questa revisione sono utili per guidare la prescrizione dei farmaci ormonali in funzione del rischio individuale di vasculopatia della singola paziente. Gli autori ritengono che, comunque, il criterio più rilevante nella scelta resti quello dell’efficacia dei diversi farmaci, sempre in base a una valutazione individuale.
Matthews A, Stanway S, et al. Long term adjuvant endocrine therapy and risk of cardiovascular disease in female breast cancer survivors: systematic review. BMJ 2018; DOI: 10.1136/bmj.k3845.
e-mail ricercatore: anthony.matthews@lshtm.ac.uk