news /
Domenica, Novembre 20, 2016
Le ricadute degli SSRI si misurano a scuola
Principio attivo:
Uno studio prospettico di coorte condotto utilizzando il registro nazionale delle nascite della Finlandia (periodo 1996-2010, 845.345 gravidanze con feto singolo) individua una relazione tra esposizione agli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) durante la gravidanza e disturbi della parola e del linguaggio a distanza di tempo nei nati.
L’analisi ha considerato 56.340 bambini (50,9% maschi, 86,6% sotto i 9 anni di età) per i quali era possibile ricostruire la storia di disturbi depressivi nella madre e l’esposizione agli antidepressivi durante la gestazione.
Il confronto è avvenuto fra 3 gruppi: 15.596 bambini esposti ai farmaci (storia di prescrizione durante la gestazione di fluoxetina, citalopram, paroxetina, sertralina, fluvoxamina, escitalopram) per il trattamento della depressione materna, 9.537 bambini non esposti (storia prescrittiva negativa durante la gestazione) ma con storia materna di disturbi depressivi e 31.207 bambini di controllo.
Gli esiti considerati dalla nascita al quattordicesimo anno di vita erano la presenza di disturbi evolutivi specifici dell’eloquio e del linguaggio, disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche e disturbi evolutivi specifici delle abilità motorie.
Nei bambini esposti in utero ai farmaci SSRI (almeno due prescrizioni durante la gestazione) è emerso un rischio cumulativo di disturbi della parola e del linguaggio significativamente maggiore rispetto ai bambini di madri con depressione non trattata (hazard ratio 1,37, limiti di confidenza al 95% da 1,11 a 1,7, p=0,004) e rispetto ai bambini di controllo (hazard ratio 1,63, limiti di confidenza al 95% da 1,37 a 2,01, p<0,001).
Peraltro, rispetto ai bambini di controllo, il rischio di questo esito era più elevato in tutti i figli di donne con disturbi depressivi, esposti (hazard ratio 1,53, limiti di confidenza al 95% da 1,26 a 1,86, p<0,001) o non esposti (hazard ratio 1,28, limiti di confidenza al 95% da 1,03 a 1,58, p<0,001) agli SSRI.
Non si osservavano differenze significative per i disturbi dell’apprendimento e i disturbi motori.
I disturbi evolutivi sono frequenti nella popolazione pediatrica e questo ampio studio indaga per la prima volta la relazione con l’impiego di antidepressivi in gravidanza, lasciando tuttavia la questione ancora aperta.
Brown AS, Gyllenberg D, et al. Association of selective serotonin reuptake inhibitor exposure during pregnancy with speech, scholastic, and motor disorders in offspring. JAMA Psychiatry 2016; DOI: 10.1001/jamapsychiatry.2016.2594.
e-mail ricercatore: asb11@cumc.columbia.edu