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Sabato, Ottobre 15, 2022
La chemioterapia a base di taxani aumenta il rischio di reazioni oculari?
Principio attivo:
La chemioterapia a base di taxani si associa a un aumentato rischio di reazioni oculari, quali epifora e neuropatia ottica, rispetto al trattamento con tamoxifene.
A rilevarlo, confermando l’ipotesi già avanzata da alcuni case reports, è uno studio di coorte retrospettivo, condotto su 18.219 nuove utilizzatrici di taxani (paclitaxel, docetaxel) o tamoxifene (controllo attivo), volto a confrontare la sicurezza oculare dei due trattamenti farmacologici.
Tra le utilizzatrici di taxani, il rischio di epifora (hazard ratio aggiustato 5,15, limiti di confidenza al 95% da 2,79 a 9,54) e neuropatia ottica (hazard ratio 4,44, limiti di confidenza al 95% da 1,04 a 18,87) era significativamente maggiore rispetto alle donne in terapia con tamoxifene. Per contro, non è stato osservato un aumento significativo del rischio di edema maculare cistoide a seguito del trattamento con paclitaxel o docetaxel (hazard ratio aggiustato 1,33, limiti di confidenza al 95% da 0,70 a 2,53).
Poiché la chemioterapia a base di taxani, è usata per il trattamento di un’ampia gamma di tumori, gli operatori sanitari devono essere consapevoli della possibilità di comparsa di disturbi oculari, anche gravi, nei pazienti che ricevono questi farmaci in modo da riconoscerne precocemente i sintomi e prevenire eventuali complicanze.
Sodhi M, Yeung S, et al. Risk of ocular adverse events with taxane-based chemotherapy. JAMA Ophthalmol 2022; DOI:10.1001/jamaophthalmol.2022.3026.