Isotretinoina: informate e sicure

Uno studio statunitense sottolinea che, per contenere il rischio teratogeno associato all’uso di isotretinoina da parte delle donne in età fertile, è utile migliorare il livello di informazione e la capacità di gestire i contraccettivi. I questionari compilati da un gruppo di 100 donne di 18-45 anni seguite presso un ambulatorio di dermatologia dell’Università di Pittsburgh dimostrano che la realtà è ben lontana dalla situazione ideale.

Le conoscenze sulla contraccezione sono state indagate prima e dopo la consegna di un opuscolo informativo. Alle partecipanti è stato chiesto di classificare 8 metodi in base alla loro efficacia contraccettiva (elevatissima >99%, media 92%-97%, bassa <89%) o di indicare se “non ne avevano mai sentito parlare”.

Le risposte mostravano una sovrastima dell’efficacia dei preservativi (75% dei casi), dei contraccettivi ormonali iniettivi (57% dei casi) e orali (51% dei casi). Il 16% ignorava l'esistenza dei dispositivi intrauterini, e il 34% degli impianti sottocutanei. Solo il 3% delle donne aveva una conoscenza completa e corretta.

Dopo un tempo davvero breve dedicato alla lettura dell’opuscolo (in media 31 secondi), la quota di donne in grado di fornire le risposte corrette sull'efficacia contraccettiva dei vari metodi cresceva significativamente.

L’isotretinoina è efficace contro l’acne ma il rischio teratogeno è rilevante. Anche se la Food and Drug Administration raccomanda alle donne in età fertile che ne fanno uso di adottare due forme di contraccezione, continuano a verificarsi casi di gravidanze con difetti congeniti che mostrano scarsa cautela nell’impiego e, forse, nella prescrizione. E’ cruciale quindi informare le giovani donne non solo dei rischi associati al farmaco, ma anche istruirle sull'importanza di un'adeguata contraccezione.

Ovviamente questo ragionamento si applica in tutti i casi in cui un farmaco sia potenzialmente teratogeno e sia indicato in donne in età fertile.