Inibitori della pompa protonica e polmonite di comunità
Uno studio canadese sembra escludere un nesso causale tra assunzione di inibitori della pompa protonica e insorgenza di polmonite di comunità.
I ricercatori hanno utilizzato i dati provenienti dai registri sanitari di 8 province canadesi per individuare altrettante sottopopolazioni di pazienti sopra i 40 anni di età che avevano iniziato a usare antinfiammatori non steroidei (in tutto 4.238.504 pazienti) e, tra questi, coloro che avevano associato la gastroprotezione con inibitori della pompa protonica (il 2,3%). Le caratteristiche dell’intero campione e del sottogruppo in trattamento antisecretivo sono state accuratamente analizzate e l’analisi statistica è stata impostata in modo da evitare l’interferenza di fattori di confondimento. A 6 mesi dall’inizio del trattamento con antinfiammatori non steroidei non si è osservato un aumento del rischio di polmonite di comunità tra il sottogruppo in trattamento con inibitori della pompa protonica e tutti gli altri pazienti non esposti all’intervento (incidenza di polmonite 0,17% rispetto a 0,12%; odds ratio 1,05, limiti di confidenza al 95% da 0,89 a 1,25). L’analisi è stata replicata anche per gli antagonisti dei recettori H2, con risultati analoghi (odds ratio 0,95, limiti di confidenza al 95% da 0,75 a 1,21).
Questo studio sembra tranquillizzare rispetto ai risultati di precedenti studi osservazionali su un possibile effetto degli inibitori della pompa protonica predisponente alla polmonite. Il fatto che non si osservi alcuna associazione neppure con un’altra classe di farmaci antisecretivi, come gli antagonisti dei recettori H2, sembra escludere un ruolo favorente della soppressione della secrezione gastrica, almeno nella popolazione generale.
Filion KB, Chateau D, et al for the CNODES Investigators. Proton pump inhibitors and the risk of hospitalisation for community-acquired pneumonia: replicated cohort studies with meta-analysis. Gut 2014;63:552-8.
e-mail ricercatore: kristian.filion@mcgill.ca