I rischi degli steroidi a breve termine
Per quanto di breve durata, un trattamento con steroidi sistemici non è scevro da rischi. Lo stabilisce uno studio retrospettivo di coorte condotto dai gastroenterologi dell’Università del Michigan su un ampio campione di assistiti dalle assicurazioni private rappresentativo della realtà statunitense: 1.548.945 adulti di 18-64 anni, 327.452 (21,1%) dei quali trattati con questa classe di farmaci per via orale per meno di un mese.
La prescrizione era stata effettuata da generalisti e specialisti prevalentemente per infezioni delle vie aeree superiori o inferiori, disturbi muscolo-scheletrici soprattutto a carico della colonna vertebrale o allergie ed era destinata in genere a pazienti di età avanzata, di genere femminile o di etnia bianca, con significative variazioni regionali (p<0,001 per tutte queste caratteristiche). La dose mediana prednisone-equivalente era di 20 mg al giorno.
Già entro 30 giorni dall’inizio della terapia (durata mediana 6 giorni) si è osservato, rispetto agli assistiti non esposti, un aumento del rischio di eventi avversi come sepsi (rapporto tra i tassi di incidenza 5,3, limiti di confidenza al 95% da 3,8 a 7,41), tromboembolia venosa (rapporto tra i tassi di incidenza 3,33, limiti di confidenza al 95% da 2,78 a 3,99) e fratture (rapporto tra i tassi di incidenza 1,87, limiti di confidenza al 95% da 1,69 a 2,07) che si attenuava nei 2 mesi successivi.
L’aumento del rischio era presente anche per dosi prednisone-equivalenti basse, inferiori a 20 mg al giorno (rapporto tra i tassi di incidenza: sepsi 4,02, limiti di confidenza al 95% da 2,41 a 6,69; tromboembolia venosa 3,61, limiti di confidenza al 95% da 2,81 a 4,64; fratture 1,83, limiti di confidenza al 95% da 1,6 a 2,1).
Gli autori sottolineano che nell’arco di un triennio uno statunitense su cinque è esposto a un trattamento con corticosteroidi per bocca. Il rischio di eventi avversi riguarda quindi parecchi milioni di soggetti negli Stati Uniti, come in tutto il mondo e ancora una volta mette in risalto l’importanza di un impiego appropriato di farmaci cui si associa, proprio per il largo consumo, una falsa percezione di sicurezza.
Waljee AK, Rogers MA, et al. Short term use of oral corticosteroids and related harms among adults in the United States: population based cohort study. BMJ 2017;357:j1415. DOI: 10.1136/bmj.j1415.
e-mail ricercatore: awaljee@med.umich.edu