Gli agonisti del GLP-1 interagiscono con i farmaci somministrati per via orale?

La somministrazione degli agonisti del GLP-1, ormai ampiamente utilizzati per il trattamento del diabete, non sembra influire sull’assorbimento e l’azione di altri medicinali assunti simultaneamente per via orale.

Lo rileva una revisione sistematica di ventidue rapporti e sei fogli di prescrizione condotta con l’obiettivo di riassumere i dati sulle interazioni farmacologiche tra gli agonisti del GLP-1 ed eventuali farmaci assunti in concomitanza per via orale. È noto infatti che gli agonisti del GLP-1 abbiano un effetto rallentante lo svuotamento gastrico in grado di influire sull’assorbimento dei farmaci assunti per via orale con potenziali ripercussioni sull’effetto farmacologico. Conseguenze che possono avere un significato clinico rilevante soprattutto per i farmaci con un indice terapeutico ristretto, per i quali anche piccole variazioni della concentrazione ematica, possono portare al fallimento terapeutico o alla comparsa reazioni avverse.

Dagli studi di farmacocinetica e farmacodinamica inclusi nella revisione è emerso che solo in pochi casi il trattamento con agonisti del GLP-1 ha ridotto la concentrazione plasmatica massima e il tempo per raggiungerla del farmaco orale cosomministrato, coerentemente con l’effetto noto sulla motilità gastrica. È il caso di farmaci orali come warfarin, contraccettivi, paracetamolo (con elevata solubilità e permeabilità), ACE inibitori (con elevata solubilità e bassa permeabilità), statine (con bassa solubilità e alta permeabilità) e digossina (con bassa solubilità e permeabilità).

Nonostante queste piccole variazioni, l’uso degli agonisti del GLP-1 non ha prodotto cambiamenti clinicamente significativi in termini di efficacia terapeutica di questi farmaci.

Tali risultati confermano che non sono necessari aggiustamenti della dose quando si assumono simultaneamente agonisti del GLP-1 e altri farmaci orali. Si raccomanda comunque particolare attenzione quando si trattano pazienti con gastroparesi pregressa, disfunzione renale o si somministrano farmaci con indice terapeutico ristretto.