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Giovedì, Giugno 23, 2022
Gadolinio e reazioni di ipersensibilità
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Secondo un’analisi retrospettiva condotta presso il Seoul National University Hospital su 154.539 pazienti sottoposti a risonanza magnetica con il gadolinio come mezzo di contrasto, il rischio di una reazione di ipersensibilità è dello 0,4% (1.304 casi registrati).
Si è trattato quasi esclusivamente di reazioni acute (0,4% dei sottoposti all’esame), meno spesso di reazioni ritardate (0,04%).
Nei pazienti con storia di reazioni di ipersensibilità acute sia la premedicazione con clorfeniramina o steroidi (odds ratio 0,7, p=0,041) sia il passaggio a un mezzo di contrasto diverso (odds ratio 0,2, p<0,001) sono stati efficaci nel prevenire le recidive, mentre nei pazienti con una storia di reazioni ritardate solo la premedicazione (odds ratio 0,2, p=0,016) ha ridotto significativamente l’incidenza di reazioni di ipersensibilità.
Tra i fattori di rischio per reazioni di ipersensibilità al gadolinio emergeva una storia di reazioni ai mezzi di contrasto iodati usati in radiologia (odds ratio 4,6, p<0,001).
In tutti i pazienti sottoposti a risonanza magnetica con uso del gadolinio occorre condurre una valutazione anamnestica dettagliata e, nei soggetti a rischio di reazioni di ipersensibilità, devono essere implementate tutte le misure di prevenzione previste come il ricorso alla premedicazione e l’utilizzo di un mezzo di contrasto diverso.
Ahn Y, Kang D, et al. Allergic-like hypersensitivity reactions to gadolinium-based contrast agents: an 8-year cohort study of 154 539 patients. Radiology 2022;DOI: 10.1148/radiol.210545.