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Lunedì, Luglio 31, 2023
Funzionano le misure di minimizzazione del rischio sull’uso del valproato in gravidanza?
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Nonostante l’introduzione di misure volte a evitare l’uso del valproato nelle donne in età fertile, in Europa è ancora considerevole il numero di gravidanze in donne che stanno usando il farmaco.
Lo indica uno studio longitudinale su 69.533 utilizzatrici di valproato in età fertile, condotto usando i dati provenienti dai database sanitari elettronici di cinque Paesi europei (Danimarca, Spagna, Paesi Bassi, Regno Unito e Toscana per l’Italia). L’obiettivo era valutare l’efficacia dei provvedimenti messi in campo dall’EMA nel 2018 per mettere in guardia contro l’uso del valproato in questa popolazione, data la comprovata teratogenicità.
A partire dal 2018, se da un lato si è osservato una calo significativo nell’uso del valproato in Toscana (differenza media post intervento -7,7%), Spagna (-11,3%) e Regno Unito (-5,9%), dall’altro non è stata rilevata alcuna riduzione delle gravidanze simultanee all’uso del farmaco rispetto al periodo precedente.
Inoltre, nonostante l’attuazione di misure di minimizzazione del rischio, in nessuno dei cinque Paesi si è registrato un passaggio significativo dal valproato a terapie alternative.
Il numero ancora considerevole di gravidanze concomitanti all’esposizione al valproato richiede un attento monitoraggio per verificare se in futuro siano necessarie ulteriori misure restrittive e informative.
Abtahi S, Pajouheshnia R, et al. Impact of 2018 EU risk minimisation measures and revised pregnancy prevention programme on utilisation and prescribing trends of medicinal products containing valproate: an interrupted time series study. Drug Saf 2023; DOI:10.1007/s40264-023-01314-3.