Farmaci e stupefacenti online: un rischio reale
Le nuove sostanze psicoattive (NSP) e la commercializzazione in Internet
In questi ultimi anni le Nazioni Unite e l’Unione Europea hanno più volte segnalato la comparsa, sul mercato illecito delle sostanze stupefacenti, di nuove sostanze psicoattive (NSP) di origine prettamente sintetica, con caratteristiche farmacologiche e tossicologiche particolarmente pericolose. Si tratta soprattutto di cannabinoidi e catinoni sintetici, piperazine, triptamine, fenetilammine, benzofurani, eccetera, molecole dall’elevata tossicità, responsabili di oltre 70 intossicazioni nel nostro Paese e di decine di decessi in Europa e negli Stati Uniti. In Italia, sono oltre 300 le nuove sostanze psicoattive registrate dal 2009 e il loro numero risulta in continua e rapida crescita.1 Il mercato delle nuove sostanze psicoattive va di pari passo con quello dei farmaci contraffatti o di vendita illegale, resi disponibili a prezzi ridotti, senza l’obbligo di presentare alcuna prescrizione medica.
In questo scenario Internet fornisce una grande quantità di informazioni su farmaci e sostanze psicoattive, anche se purtroppo si tratta spesso di informazioni imprecise, inaffidabili e fuorvianti.2 Esso rende disponibile l’accesso a tali prodotti a un numero infinito di clienti, dislocati ovunque, non richiede particolari investimenti da parte dei fornitori, garantisce l’anonimato degli acquirenti, è disponibile 24 ore su 24.3
Secondo l’Osservatorio Europeo sulle Droghe e le Tossicodipendenze, i siti online che commercializzano sostanze stupefacenti in Europa sono quadruplicati dal 2010 al 2012, passando da 170 a 693 in soli 2 anni.4 L’offerta di farmaci online è un fenomeno che invade quotidianamente le email di milioni di cittadini, attraverso una pubblicità pressante e ingannevole, con offerte di medicinali per la cura di molte malattie e disturbi (obesità, calvizie, prestazioni sessuali e sportive, eccetera).
I siti presso cui è possibile acquistare direttamente farmaci senza prescrizione medica sono definiti “farmacie online”. I clienti italiani hanno tuttora una limitata attitudine agli acquisti in rete, rispetto ad altri Paesi europei (la normativa nazionale non consente la vendita di farmaci attraverso la rete), ma si stima che gli italiani che hanno fatto ricorso alle farmacie online estere siano diverse centinaia di migliaia.
Le modalità di compravendita
Le nuove sostanze psicoattive e i farmaci possono venire acquistati utilizzando carte di credito tradizionali o prepagate; i prodotti vengono spediti direttamente a casa, attraverso i normali corrieri postali, in confezioni del tutto anonime. Molto spesso, all’interno delle confezioni vengono inseriti gadget, che consistono in piccoli quantitativi di sostanze che servono a creare curiosità nel consumatore e a fidelizzarlo. Le organizzazioni offrono le nuove sostanze psicoattive o i farmaci attraverso i cosiddetti siti “vetrina”, che pubblicizzano le sostanze con fantasiosi nomi commerciali, accompagnati da confezioni policrome e particolarmente attraenti, oppure siti che vendono nuove sostanze psicoattive come prodotti per la ricerca chimica. Le nuove sostanze psicoattive e i farmaci vengono commercializzati anche attraverso siti di annunci commerciali, dove è possibile postare messaggi di vendita o acquisto di prodotti generalmente innocui (macchine, attrezzi per giardinaggio, eccetera). In questo caso, le sostanze vengono proposte in sezioni del sito normalmente dedicate alla vendita di prodotti generici e quindi mascherate tra essi.
Un problema di sanità pubblica
La disponibilità su Internet di sostanze psicoattive, legali e illegali, e di farmaci venduti senza prescrizione medica rap-presenta un grave problema dal punto di vista sanitario perché tali sostanze espongono i consumatori a un alto rischio di sviluppare tossicità e, nel peggiore dei casi, anche morte. Alcune di queste sostanze possiedono una documentata capacità di indurre dipendenza nei consumatori5 e, in caso di intossicazione, la mancanza di informazioni precise relative ai reali principi attivi contenuti nei prodotti acquistati online rende difficile per il personale sanitario formulare una diagnosi precisa e, quindi, provvedere a un soccorso immediato del paziente. Non esiste una garanzia sulla qualità e la sicurezza dei prodotti acquistati6 né sulla loro composizione. Basti ricordare che alcuni studi hanno evidenziato come spesso i prodotti recapitati all’acquirente contengano principi attivi anche molto diversi rispetto a quelli dichiarati online.7 Internet è un ambiente nel quale è difficile eseguire controlli sistematici e azioni di indagine da parte delle forze dell’ordine. I siti, infatti, sono generati e gestiti da una moltitudine di “agenti”, molto spesso singole persone o nuove organizzazioni diverse dalle tradizionali organizzazioni criminali dedite al traffico e allo spaccio. Peraltro, questi siti, una volta individuati e posti sotto controllo o chiusi per azione della Polizia giudiziaria, rinascono spesso dopo pochi giorni, con altre sembianze, su altri server. Ciò ha comportato lo sviluppo di una nuova forma di trafficanti e spacciatori in grado di organizzare facilmente e rapidamente nuovi mercati attraverso il web, incontrollati e incontrollabili.
Il monitoraggio web del Sistema Nazionale di Allerta Precoce
Il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il suo Sistema Nazionale di Allerta Precoce, svolge il monitoraggio della rete web per individuare i siti che commercializzano sostanze stupefacenti e segnalarli alle forze dell’ordine al fine di ridurre i canali di approvvigionamento di questi prodotti. Tra luglio 2011 e novembre 2013 sono state individuate complessivamente 47 differenti tipologie di sostanze vendute illegalmente, tra cui sostanze psicoattive e farmaci. Complessivamente sono state segnalate alle forze dell’ordine 514 pagine web che hanno avuto come esito la rimozione dell’annuncio di offerta del prodotto nel 69,6% dei casi, l’oscuramento della pagina web nel 22,4% dei casi, e la completa chiusura del sito nell’1,6% dei casi. Attraverso il monitoraggio del web è possibile capire in quale direzione si muove la domanda di nuove droghe tra i consumatori, quali sono i loro “gusti” e le loro preferenze e, di conseguenza, permette di individuare come si potrà muovere il mercato nel prossimo futuro. Ciò è utile per attivare precocemente azioni di prevenzione e per meglio indirizzare i controlli delle forze dell’ordine necessari per impedire la circolazione di queste droghe sul territorio.
Il risultato ottenuto è sicuramente importante, ma deve far comunque mantenere alta la guardia soprattutto nei confronti dei più giovani. Per questo il Dipartimento ha anche predisposto uno specifico software che sarà messo gratuitamente a disposizione dei genitori per essere applicato a computer, smartphone, tablet, e impedire così l’accesso ai siti che vendono sostanze stupefacenti e farmaci da parte dei figli minorenni proteggendo la loro salute, ferma restando la necessità di promuovere sempre più approcci educativi per responsabilizzare le giovani generazioni nei confronti della pericolosità dell’uso di qualsiasi tipo di droga e dell’abuso di farmaci.
- Dipartimento Politiche Antidroga - PCM, New Drugs: Update e Piano di Azione Nazionale per la prevenzione della diffusione delle nuove sostanze psicoattive (NSP) e dell’offerta in Internet, 2013.
- Pediatrics 2002;109;e96. CDI NS
- Psychiatric Services 2006;57:24-6. CDI
- EMCDDA-Europol 2013. EU drug markets report.
- Toxicol Letters 2010;196:16.
- Am J Law Med 2009;35:125-84.
- Drug Testing Analysis 2011;3:576-81.
- Sistema Nazionale di Allerta Precoce, Report di attività 2013.
1 Dipartimento Politiche Antidroga, Presidenza del Consiglio dei Ministri
2 Sistema Nazionale di Allerta Precoce, Dipartimento Politiche Antidroga