Enoxaparina ed emorragia spinale
Che cosa succede
Nonostante sia un effetto avverso noto e segnalato, il sanguinamento spinale nei pazienti in trattamento con eparine a basso peso molecolare sottoposti a cateterismo spinale non accenna a diminuire di frequenza. Negli ultimi vent’anni alla banca dati delle segnalazioni spontanee dell’FDA sono arrivate 170 segnalazioni di ematoma spinale o epidurale associato all’uso di eparine a basso peso molecolare.
Qual è il problema
Il rischio a seguito di un’emorragia spinale è quello di una paralisi duratura o definitiva. Considerato che gli avvertimenti posti in essere finora non hanno risolto il problema, ora l’FDA ha deciso di pubblicare nuove raccomandazioni mirate soprattutto a indicare il tempo che deve trascorrere dalla somministrazione del farmaco prima che si possa attuare una procedura spinale, sia essa una procedura epidurale o una puntura lombare.
In particolare per ridurre il rischio di sanguinamento è fondamentale considerare l’emivita dell’anticoagulante. Per questo motivo la raccomandazione è, nel caso di somministrazione di dosi profilattiche di enoxaparina (come quelle usate per la prevenzione della trombosi venosa profonda) di non eseguire un cateterismo spinale prima che siano trascorse 12 ore, allungando tale periodo a 24 ore qualora si siano usate alte dosi terapeutiche del farmaco (1 mg/kg due volte al giorno o 1,5 mg/kg una volta al giorno).
Inoltre si raccomanda di non fare ulteriori somministrazioni di enoxaparina prima che siano trascorse 4 ore dalla rimozione del catetere spinale.
Conclusioni
L’FDA consiglia agli operatori sanitari di valutare sempre il rapporto rischio-beneficio nel singolo paziente e di accertarsi con il paziente se è in corso una terapia anticoagulante. Per ridurre il rischio di emorragia spinale si raccomanda di rispettare i tempi di esecuzione indicati e comunque di effettuare un intervento di inserimento o rimozione del catetere spinale solo quando l’effetto dell’anticoagulante è scarso. Qualora infine sia fatta una procedura spinale a un paziente trattato con anticoagulante è importante monitorarlo strettamente, dicendogli di segnalare qualunque sintomo come la comparsa di un dolore al centro della schiena, deficit sensitivi o motori come debolezza o torpore agli arti o disfunzioni di vescica e intestino. Anche i malati in terapia anticoagulante devono essere consapevoli del rischio e informare il medico nel caso di una procedura spinale.
FDA, giugno 2013, www.fda.gov