e-Phytovigilance: Internet nella farmacovigilanza dei prodotti naturali
Nonostante il ricorso alla fitoterapia sia in costante aumento, molte volte i consumatori e gli operatori sanitari ignorano problemi importanti inerenti le interazioni tra erbe e farmaci, gli effetti avversi, o semplicemente l’inefficacia di molti prodotti. Di contro proprio perché l'utilizzo di prodotti naturali per la salute non è ben regolamentato, molti prodotti a base di erbe non sono stati adeguatamente testati per la loro farmacologia e tossicologia, specie nell’uso durante la gravidanza o l’allattamento. Oggi che Internet svolge un ruolo importante nella diffusione di informazioni scientifiche, spesso mescolate a disinformazione pseudo-scientifica, il problema è ulteriormente aggravato dalla autodiagnosi e dalla automedicazione dopo sommaria informazione sul web e dalla facile reperibilità di prodotti attraverso la vendita online. Purtroppo, sono in netto aumento i siti web che pubblicano informazioni scorrette sui prodotti naturali, arrivando addirittura a raccomandare in alcuni casi un uso che si è in realtà dimostrato dannoso per la salute.
In generale la maggioranza delle informazioni su fitoterapici e integratori pubblicata in Internet non è sottoposta ad alcun controllo, con conseguente scarsa affidabilità scientifica. Inoltre, tale mancanza di regolamentazione permette spesso la promozione di alcune “terapie alternative” senza alcuna comunicazione del loro potenziale tossico.
Non è raro che le informazioni online forniscano indicazioni terapeutiche che possono danneggiare i pazienti, per esempio promuovendo affermazioni mediche preoccupanti o l’uso di prodotti tossici. Un sondaggio su 522 siti italiani contenenti informazioni circa l’uso del camedrio (Teucrium chamaedris) ha mostrato per esempio che solo il 63% dei siti riportava una corretta informazione sul grave potenziale di epatotossicità di questa erba, che può essere facilmente acquistata online e il cui uso è vietato dalle autorità sanitarie.
Ciò vale anche per diversi altri prodotti, come per esempio la borragine (escluso l’olio) venduta secondo l’uso tradizionale come depurativo, antinfiammatorio e diaforetico, la farfara, come mucolitico e sedativo della tosse, ed entrambe non ammesse negli integratori vegetali per il contenuto in alcaloidi pirrolizidinici ad attività epatotossica e cancerogenetica. Per queste ragioni Google dovrebbe migliorare i suoi filtri per non visualizzare i collegamenti sponsorizzati nei risultati delle ricerche su termini o prodotti medici. Si segnala per esempio il caso del termine di ricerca Aloe arborescens che mostra pagine piene di indicazioni per tale pianta come cura per molti tipi di cancro, senza ovviamente che ciò sia sostenuto da alcun dato scientifico affidabile. Pertanto, dal momento che il Web non è ben regolamentato, il compito di vigilare spetta ancora una volta ai membri della comunità medica e in questo contesto, l’inserimento dei prodotti naturali nei sistemi di farmacovigilanza è ormai da considerarsi obbligatorio. In Italia, così come in molti altri paesi, il sistema di farmacovigilanza raccoglie ancora solo le segnalazioni spontanee per i farmaci registrati, ma la consapevolezza della necessità di una sorveglianza della sicurezza dei prodotti naturali ha portato alla realizzazione del sistema di segnalazione delle sospette reazioni avverse specifico per i prodotti naturali, gestito dall’Istituto superiore di sanità (www.epicentro.iss.it). Quali prospettive ci sono per il futuro della fitovigilanza online? Senza dubbio la scheda di segnalazione di reazione avversa dovrebbe essere ulteriormente migliorata, in particolare includendo le informazioni reperite su Internet; inoltre, sarebbe auspicabile istituire una task force di osservatori sanitari online in grado di cercare e verificare le informazioni presenti in Internet, sottoponendole a una revisione accurata e critica e segnalando su siti ufficiali ai cittadini e agli operatori sanitari le inesattezze, le false informazioni, i rischi e i problemi clinici e tossicologici che mettono a rischio la salute e la sicurezza dei consumatori.
- Maggini V, Gallo E, Vannacci A, Gori L, Mugelli A, Firenzuoli F. e-Phytovi- gilance for misleading herbal information. Trends Pharmacol Sci 2013;34: 594-5. CDI NS
Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e della Salute del Bambino (NeuroFarBa), Università degli Studi di Firenze, Viale Pieraccini 6, 50139 Firenze, Italia