Distribuzione di massa di azitromicina e antibioticoresistenza
La distribuzione di massa di azitromicina (impiegata tra l’altro in maniera inappropriata in molti pazienti con COVID-19) aumenta il rischio di antibioticoresistenza.
Lo segnalano i risultati dello studio MORDOR, che ha analizzato le conseguenze della distribuzione di azitromicina ogni 6 mesi per 4 anni a bambini tra 1 e 59 mesi d’età in 30 villaggi dell’Africa Sub Sahariana.
I bambini sono stati randomizzati ad azitromicina o a placebo e alla partenza, a 36 e a 48 mesi sono stati realizzati tamponi rettali.
Nel corso dello studio sono stati raccolti 3.232 campioni. Nel gruppo trattato con azitromicina si è verificato un aumento di 7,4 volte a 36 mesi (limiti di confidenza al 95% da 4,0 a 16,7) e di 7,5 volte (da 3,8 a 23,1) a 48 mesi dei determinanti di resistenza ai macrolidi, rispetto al placebo.
I risultati dello studio hanno anche rilevato che la distribuzione continuativa di azitromicina sembra aver selezionato determinanti di resistenza ad altri antibiotici non macrolidi, inclusi i beta lattamici.
I risultati dello studio confermano la necessità di esercitare cautela nella somministrazione di azitromicina, riservandola ai casi in cui la copertura antibiotica si renda davvero necessaria.
Doan T, Worden L et al. Macrolide and nonmacrolide resistance with mass azithromycin distribution. N Engl J Med 2020;383:1941-50.