focus /
Digossina sierica troppo alta
Focus Farmacovigilanza 2013;77(7):5
Per ridurre la tossicità da digossina è fondamentale
che i laboratori di analisi recepiscano
i risultati degli studi più recenti sul
range ottimale di concentrazione sierica,
condizione che, almeno negli Stati Uniti,
sembra essere ben lontana nella realtà di
tutti i giorni.
Il dosaggio delle concentrazioni di un farmaco nel sangue può essere richiesto per garantire che sia nei livelli terapeutici, e quindi efficace, ma ha rilevanza anche in termini di sicurezza, anche se questo viene spesso dimenticato. E’ il caso della digossina: nei pazienti con frazione di eiezione del ventricolo sinistro inferiore al 45% il beneficio clinico si ottiene a concentrazioni sieriche tra gli 0,5 e gli 0,8 ng/ml, inoltre dosi superiori agli 1,2 ng/ml si sono dimostrate pericolose nelle donne e dosi troppo alte si associano comunque a un aumento della mortalità.
Alcuni ricercatori statunitensi hanno spedito un questionario a un centinaio di ospedali negli Stati Uniti per avere informazioni sul range terapeutico indicato dal loro laboratorio di analisi per la digossina sierica.1 In totale hanno risposto 60 laboratori, oltre la metà dei quali forniva come range di riferimento un valore tra 0,8 e 2,0 ng/ml, ben al di sopra quindi dei livelli di sicurezza. Alla domanda se il range terapeutico si correlasse all’efficacia clinica il 76% ha risposto di no oppure che non lo sapeva; tra coloro che hanno dato una risposta positiva a questa domanda, solo un laboratorio aveva un range terapeutico con un limite massimo inferiore a 1 ng/ml e quindi corretto.
Nel loro commento gli autori sottolineano come ci sia un notevole problema di disseminazione delle informazioni quando si parla di sicurezza dei farmaci. Il range terapeutico indicato come adeguato dalla maggior parte dei laboratori esaminati è ancora quello mutuato da uno studio del 1969, ma ricerche della metà degli anni Duemila hanno fornito i nuovi livelli per efficacia e sicurezza, recepiti per altro dalle linee guida internazionali ma evidentemente non nella pratica clinica corrente.
Il dosaggio delle concentrazioni di un farmaco nel sangue può essere richiesto per garantire che sia nei livelli terapeutici, e quindi efficace, ma ha rilevanza anche in termini di sicurezza, anche se questo viene spesso dimenticato. E’ il caso della digossina: nei pazienti con frazione di eiezione del ventricolo sinistro inferiore al 45% il beneficio clinico si ottiene a concentrazioni sieriche tra gli 0,5 e gli 0,8 ng/ml, inoltre dosi superiori agli 1,2 ng/ml si sono dimostrate pericolose nelle donne e dosi troppo alte si associano comunque a un aumento della mortalità.
Alcuni ricercatori statunitensi hanno spedito un questionario a un centinaio di ospedali negli Stati Uniti per avere informazioni sul range terapeutico indicato dal loro laboratorio di analisi per la digossina sierica.1 In totale hanno risposto 60 laboratori, oltre la metà dei quali forniva come range di riferimento un valore tra 0,8 e 2,0 ng/ml, ben al di sopra quindi dei livelli di sicurezza. Alla domanda se il range terapeutico si correlasse all’efficacia clinica il 76% ha risposto di no oppure che non lo sapeva; tra coloro che hanno dato una risposta positiva a questa domanda, solo un laboratorio aveva un range terapeutico con un limite massimo inferiore a 1 ng/ml e quindi corretto.
Nel loro commento gli autori sottolineano come ci sia un notevole problema di disseminazione delle informazioni quando si parla di sicurezza dei farmaci. Il range terapeutico indicato come adeguato dalla maggior parte dei laboratori esaminati è ancora quello mutuato da uno studio del 1969, ma ricerche della metà degli anni Duemila hanno fornito i nuovi livelli per efficacia e sicurezza, recepiti per altro dalle linee guida internazionali ma evidentemente non nella pratica clinica corrente.
Bibliografia:
- JAMA Intern Med 2013;2013;june 24:e1-e2.