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Mercoledì, Marzo 8, 2023
Decorso della maculopatia da polisolfato di pentosano sodico
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Nei soggetti con maculopatia da polisolfato di pentosano sodico, un farmaco indicato per la cistite interstiziale, i deficit oculari, funzionali e strutturali, sembrano progredire anche dopo l’interruzione del trattamento.
Lo rileva uno studio di coorte, condotto tra il 2019 e 2021, che ha valutato il decorso della maculopatia in 12 persone seguite fino a due anni dopo la cessazione del farmaco.
Complessivamente, la durata mediana del trattamento con polisolfato di pentosano sodico è stata di 14 anni per un’esposizione cumulativa al farmaco di 2,04 kg a paziente.
Dal punto di vista funzionale, nel 73,9% dei casi è stato riscontrato un calo dell’acuità visiva, nel 17,4% dei quali molto marcato e associato ad atrofia retinica esterna progressiva.
Relativamente alle alterazioni strutturali, nel 39% dei casi con atrofia retinica al basale si è osservato un peggioramento con un tasso di crescita mediano di 0,23 mm/anno. Invece, nell’8,7% dei casi, senza atrofia retinica, a due anni si è sviluppata un’atrofia di nuova insorgenza.
In nessun caso si è osservata neovascolarizzazione maculare o edema maculare cistoide.
Questo studio si unisce alla letteratura esistente sulla progressione della maculopatia da polisolfato di pentosano sodico dopo la sospensione del farmaco.
Sono necessari ulteriori studi con follow up più a lungo termine per determinare se questi risultati possono essere generalizzati ad altri pazienti e per valutare a pieno l’impatto di questa condizione sulla funzionalità visiva nel tempo.
Jung E, Lindeke-Myers A, et al. Two-year outcomes after variable duration of drug cessation in patients with maculopathy associated with pentosan polysulfate use. JAMA Ophthalmol 2023; DOI:10.1001/jamaophthalmol.2022.6093.