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Lunedì, Marzo 21, 2016

Cresce la polifarmacia nell’anziano

I ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma hanno aggregato i dati di 3 studi di coorte a lungo termine per verificare l’andamento della prescrizione e dell’uso di farmaci nella terza età. Il campione esaminato consisteva di 4.304 soggetti sopra i 78 anni di età residenti in un’area della Svezia centrale. L’arco temporale esaminato era molto ampio, di oltre un ventennio a partire dalla fine degli anni ’80. Si è osservata una inarrestabile crescita della prevalenza dell’uso di farmaci e anche della polifarmacia (uso contemporaneo di almeno 5 farmaci) nell’anziano, più marcata tra le donne. Negli ultimi anni di osservazione il consumo maggiore si verificava negli anziani ricoverati in case di cura. Considerando le varie classi di farmaci, era particolarmente marcato l’incremento del ricorso agli antidolorifici, mentre l’impiego di antipsicotici si è ridotto nel tempo. La situazione descritta in questo studio si riferisce alla realtà svedese, ma è facilmente trasferibile a qualsiasi contesto sanitario occidentale. Il fenomeno è destinato ad accentuarsi per il progressivo invecchiamento della popolazione anziana e per la spinta prescrittiva determinata dall’ingresso continuo di nuovi farmaci sul mercato; richiede pertanto l’adozione di contromisure e di un livello di sorveglianza adeguato per la segnalazione degli effetti avversi.
Craftman AG, Johnell K, et al. Time trends in 20 years of medication use in older adults: findings from three elderly cohorts in Stockholm, Sweden. Arch Gerontol Geriatr 2016;63:28-35. e-mail ricercatore: eva.von.strauss@ki.se
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