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Martedì, Novembre 19, 2024

Come cambia l’uso dei farmaci con effetti sulla guida dopo un incidente automobilistico?

Solo una minima parte dei conducenti anziani coinvolti in incidenti stradali riceve una rivalutazione della propria terapia farmacologica in seguito all’incidente.
È quanto emerge da uno studio di coorte condotto nello stato del New Jersey, tra il 2007 e il 2017, cui hanno preso parte 121.846 conducenti di età pari o superiore a 66 anni, tutti coinvolti in incidenti automobilistici segnalati alla polizia statale. L’obiettivo dello studio era analizzare se i conducenti coinvolti in tali incidenti avessero subito dopo l’episodio cambiamenti nell’uso di farmaci in grado di influenzare le capacità di guida, come benzodiazepine, ipnotici non benzodiazepinici, analgesici oppioidi e altri medicinali considerati critici per la sicurezza al volante.
Sorprendentemente i risultati hanno mostrato che l’uso di questi farmaci era leggermente più alto dopo l’incidente rispetto a prima. In particolare, il consumo di benzodiazepine è passato dall’8,1% prima dell’incidente all’8,8% successivamente, mentre gli ipnotici non benzodiazepinici hanno registrato un incremento più lieve, passando dal 5,9% al 6,0%. L’uso di analgesici oppioidi ha evidenziato un aumento più marcato, salendo dal 15,4% al 17,5% dopo l’incidente. Dopo l’evento, una percentuale di conducenti ha iniziato a utilizzare benzodiazepine (2,1%), ipnotici non benzodiazepinici (1,2%) e analgesici oppioidi (8,4%), mentre una quota minore ha interrotto l’uso di questi farmaci, rispettivamente l’1,4%, l’1,2% e il 6,3%.
Questi cambiamenti suggeriscono che molti pazienti iniziano a utilizzare benzodiazepine e oppioidi dopo l’incidente, presumibilmente in risposta al dolore fisico o ad altre conseguenze dell’accaduto, come ansia e traumi muscolari. Tuttavia, lo studio suggerisce che potrebbe esserci una scarsa attenzione alla rivalutazione della terapia farmacologica dopo eventi di questo tipo, nonostante questa pratica sia essenziale per prevenire ulteriori danni in una popolazione particolarmente vulnerabile come quella degli anziani.
Una revisione mirata della terapia farmacologica, attraverso interventi quali la riduzione della dose, la sospensione o la sostituzione con alternative più sicure, potrebbe rappresentare una strategia efficace per diminuire il rischio di incidenti futuri, migliorare la sicurezza stradale e garantire una maggiore tutela di questa fascia di popolazione.

Zullo A, Riester M, et al. Medication changes among older drivers involved in motor vehicle crashes. JAMA Netw Open 2024; DOI:10.1001/jamanetworkopen.2024.38338.

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