Associazione tra agonisti del GLP-1 e tumori

L’esposizione a farmaci agonisti del GLP-1 sembra associarsi a rari casi di neoplasie tiroidee benigne e maligne, neoplasie pancreatiche maligne e apudomi.

Lo suggerisce un’analisi di disproporzionalità, condotta sulle segnalazioni raccolte tra il 2004 e il 2021 dal FAERS (il database della FDA con le segnalazioni delle reazioni avverse), che ha indagato l’associazione tra agonisti del GLP-1 e diverse forme tumorali dopo che recenti studi avevano sollevato l’attenzione sul tema con conclusioni discordanti.

Dallo studio è emerso che gli agonisti del GLP-1 non si associano a un aumento della segnalazione di neoplasie. Tuttavia, è stato riscontrato un tasso di segnalazione significativamente elevato di alcuni tumori, tra cui carcinoma midollare (Rapporto proporzionale di segnalazione – PRR 27,43) e papillare della tiroide (PRR 8,68), neoplasie pancreatiche maligne (PRR 9,86) e apudomi (PRR 2,86) associato a questi farmaci.

La terapia combinata degli agonisti del GLP-1 con inibitori della dipeptidil peptidasi-4, seppur non raccomandata nella pratica clinica, sembra incrementare il rischio di alcuni tumori, probabilmente a causa della capacità degli inibitori della dipeptidil peptidasi-4 di bloccare l’inattivazione del GLP-1, prolungandone l’emivita.

A causa del crescente uso di agonisti del GLP-1 nei pazienti con diabete di tipo 2, i medici dovrebbero essere informati di questi rischi in modo da monitorare nel tempo i pazienti in terapia.