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Martedì, Gennaio 28, 2014

Antiepilettici e tumore del fegato

Una revisione condotta presso l’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri esclude che il fenobarbital (ma anche altri antiepilettici) abbia un ruolo significativo nell’induzione del cancro del fegato nei pazienti che lo assumono cronicamente come anticonvulsivante. Sono stati selezionato 15 studi sui farmaci antiepilettici, adeguati per rispondere al quesito clinico ma con diverso disegno: studi di coorte su pazienti con epilessia, registri prescrittivi di pazienti in terapia con fenobarbital e studi caso-controllo.

Tra gli studi effettuati sui pazienti epilettici, uno danese, di coorte, con lungo periodo di osservazione ha individuato un aumento del rischio di cancro del fegato (rischio relativo 4,7, limiti di confidenza al 95% da 3,2 a 6,8) e delle vie biliari (rischio relativo 2,2, limiti di confidenza al 95% da 1,2 a 3,5) ma i risultati risentivano di un pesante interferenza, la storia di ripetuta esposizione al thorotrast utilizzato come mezzo di contrasto per l’angiografia cerebrale di questi pazienti. Un altro studio, finlandese, ha individuato un aumento del rischio di cancro del fegato (rischio relativo 1,7, limiti di confidenza al 95% da 1,2 a 2,4) nel gruppo di pazienti epilettici esaminato, ma senza alcuna relazione con l’assunzione di fenobarbital o altri farmaci anticonvulsivanti. Analogamente, un aumento del rischio, ma solo nei pazienti con epilessia grave, è stato individuato in due coorti britanniche seguite per un lungo periodo di osservazione.

Da un database britannico sui dati  di pazienti dei medici di medicina generale, che ha confrontato i pazienti in trattamento con valproato e quelli non esposti, è emersa un’incidenza molto bassa di cancro del fegato. Anche da un’indagine di coorte statunitense sui pazienti in trattamento con fenobarbital non risulta un eccesso di rischio di tumore epatico. Infine, uno studio danese caso-controllo, non ha individuato con l’impiego di fenobarbital una maggiore probabilità di insorgenza di cancro del fegato in pazienti epilettici (rischio relativo per cancro del fegato e delle vie biliari 0,8).

Nell’insieme i dati non evidenziano una chiara associazione tra antiepilettici (fenobarbital in particolare) e induzione di tumori epatici o delle vie biliari. Il dubbio resta per un sottogruppo di pazienti con malattia grave e, di conseguenza, elevata esposizione a farmaci in gran parte metabolizzati dagli epatociti.

La Vecchia C, Negri E. A review of epidemiological data on epilepsy, phenobarbital, and risk of liver cancer. European Journal of Cancer Prevention 2014;23:1-7.

e-mail ricercatore: lavecchia@marionegri.it 

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